Batman v Superman: Dawn of Justice – La recensione

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BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE
Zack Snyder, Usa, 2016 – Cinecomics
Voto: 7,5 su 10.

NO SPOILER. Con questa premessa, voglio assicurarvi che non inserirò nemmeno uno spoiler in tutta la recensione cercando comunque di essere il più completo possibile, per rispetto di coloro che ancora non hanno visionato il film in questione. NO SPOILER

Nel 2013 usciva nelle sale L’uomo d’acciaio, pellicola diretta da Zack Snyder, che secondo la Warners Bros. avrebbe dovuto rilanciare il personaggio di Superman in una versione più nolaniana rispetto i film precedenti. Una versione a suo modo più “realistica”, ma più grim&gritty e possibilmente più iconica. Snyder ne realizza dunque una poco umana e molto aliena dell’ultimo figlio di Krypton, che è capace di combattere, distruggere e addirittura di uccidere senza preoccuparsi più di tanto delle proprie azioni. Riuscì in parte nel tentativo, ma fallì al botteghino a fronte di un budget medio-alto.

Beh, sono passati 3 anni e Snyder ci riporta al cinema con Batman v Superman: Dawn of Justice, che non è proprio un sequel diretto de L’uomo d’acciaio, bensì un buon prologo per iniziare un nuovo ciclo di storie di superuomini e superdonne DC che andranno a formare la Justice League. In questo modo, la Warner Bros. cercherà di combattere la sua rivale Marvel/Disney e relativi film sugli Avengers.

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“The Dark Knight returns” (1986) by Frank Miller.

In parte ispirato alla graphic novel “The Dark Knight returns” del 1986 di Frank Miller e sceneggiato da Chris Terrio e David Goyer, Batman v Superman racconta la più grande sfida tra gladiatori della storia del mondo: il figlio di Krypton contro il pipistrello di Gotham (come annuncia Lex Luthor in uno dei trailer). Snyder ci mostra subito una Metropolis devastata e distrutta, esattamente come nel finale del primo film, con ancora Superman (Henry Cavill) che combatte contro il generale Zod. Le conseguenze sono devastanti: la gente si chiede se si può fare affidamento su di un essere non umano di tale potenza o se esso rappresenti addirittura una minaccia. Bruce Wayne (Ben Affleck), più rancoroso che mai, che fu presente alla distruzione della città, è convinto che il problema sia da eliminare, annientando per sempre il super uomo. E lo stesso lo pensa il diabolico Lex Luthor (Jesse Eisenberg), invidioso di quella forza tanto aliena in un corpo tanto umano, di cui però vuole entrare in possesso…

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DOONG! Che la sfida abbia inizio!

Tanti personaggi, tante storie e troppe cose da raccontare. Si rischiava di fare la fine di Spiderman 3 di Sam Raimi, e invece Snyder se l’è cavata meglio del previsto. Più o meno.

Partiamo con il criticare i lati negativi.
Inizialmente il film risulta un po’ pasticciato e confusionario, con un montaggio quasi nevrotico fatto di flashback e cambi di punti di vista continui in cui ci viene mostrata la veloce storia della nascita di Batman, da cui passiamo alla distruzione di Metropolis secondo Bruce Wayne, poi alcuni spezzoni di vita amorosa tra Clark e Lois, poi un po’ di Lex Luthor e di nuovo Superman… insomma un casino quasi da farti venire il mal di testa. Finalmente poi rallenta un poco e tutte le varie storie confluiscono in una sola, ma una qual certa confusione di fondo rimane.
Purtroppo il film dura 2 ore e 40 minuti che di per sé scorrono piacevoli, ma sono abbastanza da riuscire a fare emergere numerosi errori e buchi di sceneggiatura commessi dal duo Terrio&Goyer. Ed ecco che non posso non accennare al problema più grosso di tutta l’intero script (vi ricordo che è una recensione NO SPOILER e che quindi non vi svelerò di preciso ciò che intendo, ma una volta che avrete visto il film, capirete): ad un certo punto un personaggio si salva grazie ad un semplice caso di omonimia… roba che quando ve ne accorgerete starete veramente male, in preda a crisi isteriche.
Aggiungiamo anche un lavoro di CGI troppo invasivo, direi più che disturbante, che si va a perdere di originalità e di qualità soprattutto quando si tratta di dover costruire il cattivone di turno Doomsday. Perfino le città di Gotham City e Metropolis sembrano superficiali, buttate così vicino da non capire quando finisca una e cominci l’altra… con colori grigi fin troppo simili e palazzi e grattacieli fin troppo simili.

Ma il film non presenta solo lati negativi, anzi. Eccovi i lati positivi.
Snyder.
Da amante di Zack Snyder, sono sempre rimasto affascinato dalla voglia di mostrarci storie ed atmosfere visionarie condite da un’estetica tamarra ma potentemente suggestive di questo regista. E non mi importa se risulta poco sensuale, come dichiara spesso Francesco Alò.
Batman.
Dopo il grandioso lavoro moderno di Christopher Nolan con la trilogia de Il Cavaliere Oscuro, ci siamo sentiti tutti scossi quando abbiamo appreso la notizia che Ben “MascelloneInespressivo” Affleck avrebbe preso la parte che andò a Christian Bale prima di lui (e prima ancora a Adam West, Michael Keaton, Val Kilmer e George Clooney). Eppure ora devo ricredermi. Non so e non voglio paragonarlo al personaggio di Bale dopo solo una visione, ma devo ammettere che Affleck ce l’ha messa tutta per rendere magnificamente quell’invecchiato, arrabbiato, violento e cupo BatVigilante ispirato dalle storie di Frank Miller.

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Wow! E schitarrata rockeggiante di sottofondo (ascoltatevi il tema di Wonder Woman)…

Wonder Woman.
Che bella che è l’israeliana Gal Gadot nei panni di Wonder Woman! Le viene concesso poco spazio ma l’attrice riesce comunque ad avere il controllo del proprio personaggio e a gestirlo al meglio, invogliandoci a volerla rivedere al più presto nel film di cui sarà protagonista (Wonder Woman previsto per il 2017). In più, il tema musicale dell’amazzone è una delle cose più esaltanti della pellicola, e di questo dobbiamo ringraziare Hans Zimmer e Junkie XL.
Lex Luthor.
Non so ancora se lodare o no Jesse Eisenberg per il grande lavoro fatto con Lex Luthor, ma mentre ci penso lo inserisco tra le note positive. Anche questo personaggio è a suo modo reinterpretato, geniale e folle e capelluto! Forse troppo esasperato e sopra le righe, qualità che richiamano involontariamente il Joker.

In conclusione, direi che Batman v Superman è un lavoro imponente e audace, che in qualche modo richiama i toni di Wathcmen dello stesso Snyder, ma che ovviamente non si esula da molte problematiche. Sicuramente non il peggiore dei cinecomics, ma di poco inferiore rispetto ad altre pellicole di questo genere. Un film che dividerà nettamente in due i suoi spettatori.